Da cosa è composto un distillatore o un alambicco? In questo caso parliamo di vetro. Vetro da fuoco ovviamente e nella fattispecie Pyrex o Duran.
Iniziamo dal fornello: gas o elettrico? Potremo utilizzare il famoso Bunsen anche nella versione multigas, oppure dotato di cartuccia ricaricabile oppure ancora direttamente sul fornello di casa. Se preferite potremmo utilizzare una piastra riscaldante elettrica.
Caldaia: si consiglia un bollitore di forma conica, che facilita la risalita del vapore detto comunemente beuta (tecnicamente “matraccio di Erlenmeyer”).
Raccordo di distillazione: ponte in vetro che sarà attraversato dai vapori e sarà dotato di ingresso per il termometro…eh sì, perchè distillare senza tener d’occhio la temperatura è da sconsigliare vivamente.
Termometro: inseriremo un termometro in vetro con riempimento a liquido ecologico con una scala -10+150°C (basterebbe anche fino a 110° ma è meglio avere una scala più ampia per non portare il termometro al limite).
Refrigerante: la famosa serpentina!!! Avremo un refrigerante a serpentina di una lunghezza idonea alla capacità del bollitore, in cui ci sarà circolazione di acqua per il raffreddamento del distillato che lentamente andrà nel nostro recipiente di raccolta posto sotto al beccuccio del refrigerante.
Sostegno: eccoci alla parte metallica. Asta con treppiedi, pinza e morsetto per sostenere la beuta (che stringeremo sul collo), pinza e morsetto per sostenere il refrigerante.
Tubo: tubo di gomma da innestare sui portagomma del refrigerante.
….e buon lavoro….cosa distillare lo deciderete voi…io vi aspetto in negozio per fornirvi tutto il necessario!