Produciamo il nostro olio essenziale con i fiori del nostro giardino: lavanda, rosmarino e un’infinità di piante in grado di regalarci, con un po’ di lavoro ma con altrettanta soddisfazione, pregiate essenze.
Importante per ottenere il massimo dei principi odorosi è cogliere i fiori nel loro momento balsamico, un esempio? LAVANDA – GIUGNO/LUGLIO oppure ROSMARINO – APRILE/MAGGIO.
Ci sono poi fiori in cui il momento balsamico è condizionato dalla luce. Un altro esempio? GELSOMINO – SERA (difficilmente ne sentiremmo il profumo sotto al sole cocente).
Altre piante, invece, sono aromatiche dopo morte, radici che divengono aromatiche con l’essicamento.
Un mondo quello delle essenze davvero immenso se pensiamo, per esempio, all’aromaterapia o ancora al settore della cosmesi dove, alla base degli ingredienti, ci sono le piante officinali. Otterremo piccole quantità di olio essenziale in considerazione delle dimensioni ridotte della nostra caldaia.
Se pensate di volervi avvicinare a questo mondo, o se già ne siete immersi, potremo decidere insieme le capacità del vostro distillatore. Questo passaggio lo consiglio a tutti perché è l’unico modo che ci permette di apprendere e migliorare e, perché no, ampliare le produzioni con attrezzature più elaborate.
Flacone contagocce per olii
Ci occorrerà anche un imbuto separatore, proprio per separare l’olio che avremo ottenuto dall’acqua (peraltro sarà una miscela profumatissima… ho lasciato il tutto in un contenitore aperto profumando così per molti giorni gli ambienti di casa, si trattava di lavanda). Custodiremo invece il nostro olio essenziale nei flaconcini in vetro scuro con chiusura a contagocce. Un esempio circa la resa? 600 gr di fiori di lavanda in 2,5 lt di acqua hanno prodotto 30ml di olio essenziale di lavanda PURISSIMO.
Che dire? Vi aspetto.
Qui non manca nulla per accompagnarvi in questo fantastico mondo.